Come dice il sottotitolo: incontri tra cinema, té, relazioni
Perché davanti ad una tazza di tè è più facile parlare con animo sereno di argomenti controversi, scottanti, pulsanti, estremamente attuali. Come è nato il programma, il senso ed i motivi delle scelte sono ben spiegati nella presentazione che ne fanno le organizzatrici stesse sulla pagina FB di TeDonna . "Lo scorso anno, Alla decima edizione dello scorso anno, abbiamo fatto il pieno di energia e di entusiasmo oltre che di pensieri ed emozioni. La numerosa e intensa partecipazione del nostro pubblico ci ha dato lo stimolo per progettare la nuova edizione e introdurre qualche novità.
Madri, comunque.
Il tema di quest’anno lo abbiamo deciso senza troppe esitazioni, a partire dalla scoperta di un libro e soprattutto dal modo nel quale è stato costruito e dall’amicizia con una delle sue protagoniste; la scelta dei film, invece, è stata difficile , perché ce ne sono tanti e interessanti, e perché i diversi sguardi e prospettive che ci offrivano ci sembravano tutti imperdibili e mai esaustivi….e così, alla fine, abbiamo deciso di aggiungere un’altra serata per un quinto film.
Madri, comunque.
Guardandoli i film e discutendone tra noi, abbiamo fatto un percorso ricco pieno di emozioni forti e pensieri complessi, a volte faticosi e contorti, sempre consapevoli che, come afferma l’autrice del libro Serena Marchi, quello della maternità è un universo dove i termini giusto e sbagliato lasciano il tempo che trovano, dove le convenzioni sociali, le opinioni degli altri e soprattutto i giudizi dovrebbero solo starne fuori. Anche se non è sempre facile.
Madri in tanti modi: chi desidera esserlo da quando era piccola, chi non lo diventa per scelta o perché non può, ma lo è in altri modi; madri adottive, in affido, violente, disposte a tutto, forse a troppo; madri protettive e soffocanti, madri- “tigre” col coraggio e la consapevolezza che a volte l’amore deve essere duro e può far male.
Vorremmo riuscire a tenere lo sguardo e la mente ben aperti sul mondo, ricordandoci che proprio perché madri dobbiamo continuare a lavorare per costruire e sostenere un mondo “buono” dove i nostri figli e i figli delle altre possano crescere e diventare gli adulti di domani.
Non possiamo permetterci di preoccuparci solo che i nostri figli non si sbuccino le ginocchia o non prendano brutti voti a scuola, che studino le lingue e si impegnino in sport di squadra; è importante che guardiamo oltre e ci impegniamo, per far sentire la nostra voce perché sappiamo bene quanta e quale cura, fatica e impegno ci vogliono per far crescere.
Perché vorremmo credere che saranno le donne, forse più capaci di prendersi cura e di gestire le relazioni, madri a contribuire nel prossimo futuro per cambiare il nostro Paese.
Oltre alle cinque serate con i film, avremo la consueta serata finale con delle ospiti speciali: Serena Marchi, autrice del libro “Madri, comunque” e alcune delle donne che nel libro hanno raccontato le loro storie.
Il 23 febbraio serata “oltre programma” con l’ospite d’eccezione Michela Murgia, che ci parlerà non solo del suo ultimo libro Chirù, ma converserà con noi su questo tema, perché come scrive nel suo libro Accabadora “ non c’è nessuno vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto madri e padri a ogni angolo di strada”.
Buon Tè, buon film, e buona lettura!