venerdì 4 novembre 2022

podcast MIGRANTI CLIMATICI

ROTTA CLIMATICA - Dal Pakistan all'Italia insieme a un migrante ambientale. Un podcast diffuso da Avvenire racconta le migrazioni indotte dal riscaldamento globale.

Il podcast è ascoltabile liberamente su spotify e le principali piattaforme di podcast.

https://open.spotify.com/show/3GLR2LEtM52kX9IyKPe7mL?si=6e372bfb64784ced

https://open.spotify.com/show/3GLR2LEtM52kX9IyKPe7mL

www.avvenire.it/podcast/search/Rotta%20climatica

https://www.sanbaradio.it/podcast/rotta-climatica

Informazione tratta da:

AmBios - per una comunicazione dell'ambiente
dott. Gabriele Bertacchini
www.ambios.it 

 

COMUNICATO STAMPA

Dal Pakistan all’Italia insieme a un migrante.
Un podcast racconta le migrazioni indotte dal riscaldamento globale

A pochi giorni dalla COP 27 che si terrà in Egitto, nella città turistica di Sharm El Sheikh, un
podcast anticipa uno degli aspetti forse meno noti dei cambiamenti climatici: le migrazioni. Le
stime sono difficili, diverse tra loro, ma concordi nel dire che i migranti ambientali saranno sempre
di più.
Secondo l’Internal Displacement Monitoring Center, nel 2021 nel mondo si sono registrati 23,7
milioni di nuovi sfollati interni a causa di eventi naturali estremi, quasi 10 milioni in più di quanti
ne abbiano causati guerre e violenze.
Il podcast ““Rotta Climatica – storie di migrazioni e riscaldamento globale” prende le mosse
dalla storia personale di Sulman, un ragazzo fuggito dal Pakistan nel 2018 perché le sempre più
frequenti inondazioni hanno distrutto la sua casa e reso incoltivabili i campi della sua famiglia.
Arrivato in Italia nel 2021 attraverso la rotta balcanica, tutt’oggi cerca di ottenere lo status di
rifugiato e iniziare una nuova vita, ma le leggi italiane non riconoscono i motivi climatici tra quelli
utili a una richiesta di asilo.
Ripercorrendo il viaggio di Sulman, Rotta climatica cerca di trovare quel filo rosso che unisce il
movimento in crescita di milioni di migranti ambientali (tra 200 e 250milioni entro il 2050) e il
riscaldamento globale.
“Abbiamo voluto raccontare il cambiamento climatico dando voce a chi non sempre riesce ad
averla – spiegano gli autori. La storia dei cambiamenti climatici, e delle migrazioni forzate che ne
conseguono, si svolge dappertutto e in ogni momento, anche se non ce ne accorgiamo.
Gli eventi estremi sono cresciuti di 5 volte negli ultimi 50 anni. Il livello del mare si sta alzando di
3,6 mm l’anno e circa il 44% di tutte le persone vive entro 150 km dalle coste.
Nel corso dell’estate 2022, secondo i bilanci ufficiali, oltre 1.000 persone sono morte in Pakistan a
casa delle intense piogge monsoniche; oltre 80.000 ettari di terreni agricoli sono stati compromessi
e più di 1milione di abitazioni distrutte o danneggiate.
Benché il 10% della popolazione più ricca sia responsabile di quasi il 50% delle emissioni
climalteranti, i Paesi più poveri sono quelli che ne pagano maggiormente le conseguenze. Non in
tutte le parti del mondo, infatti, ci sono le stesse risorse per riconoscere il problema, per adattarvisi
o provare a mitigarlo.
Tuttavia, non si tratta di qualcosa di distante da noi. Nel corso del podcast abbiamo dato spazio ad
agricoltori italiani, ricercatori e docenti che raccontano quanto si sta verificando anche nel nostro
territorio, evidenziando i motivi che sono alla base del surriscaldamento in atto”.

Rotta climatica è un podcast diffuso da Avvenire, prodotto da Sanbaradio con il contributo di
Fondazione Caritro, Ecomuseo Valsugana, APT Valsugana - Lagorai e la collaborazione di Centro
Astalli di Trento.
È ascoltabile liberamente su Spotify, Apple podcast, Google podcast e le altre principali
piattaforme.
Gli autori sono: Andrea Genzone, educatore professionale e autore freelance esperto di temi
sociali; Gabriele Bertacchini, naturalista, divulgatore ambientale e fondatore dell’azienda di
comunicazione ambientale AmBios; Viola Ducati, una laurea in filosofia, si occupa di divulgazione
e comunicazione ambientale.

Nel corso delle 4 puntate intervengono: Sulman (migrante climatico); Francesca Santolini
(giornalista scientifica); Egidio Trainito (esperto in biologia marina); Roberto Barbiero (climatologo
della Provincia Autonoma di Trento); Cristian Casarotto (glaciologo del MUSE – museo delle
scienze); Marco Anzidei (primo ricercatore Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia);
Vincenzo Balzani (chimico e professore emerito presso l’Università degli studi di Bologna); Chiara
Caprio (responsabile comunicazione Animal Equality Italia); Stefano Ravelli (direttore APT
Valsugana – Lagorai); Malik (pakistano in Italia); Laura Vallaro (attivista di Fridays for Future);
Giulia Graldi (attivista di Extintion Rebellion); Michela (agricoltrice trentina); Benedetta
(agricoltrice emiliana); Giuseppe Marino (coordinatore dell’area Advocacy del Centro Astalli di
Trento); Chiara Lucchini (operatrice legale del Cento Astalli di Trento).